
Psicoterapia Breve di Individuazione
La psicoterapia breve di individuazione messa a punto da Senise (1990) si colloca con sue caratteristiche originali all’interno della corrente degli interventi di matrice psicoanalitica.
Lo scopo centrale è “ la ricostruzione psicoanalitica e genetica della storia del ragazzo" che lo aiuta ad avere il senso della sua identità storica, capire che “ciò che lui è “, è il risultato di tutti i momenti vissuti fino ad ora.
Il modello prevede all’inizio ed alla fine del percorso psicoterapeutico, incontri con i genitori, che hanno lo scopo non solo di conoscere il modo in cui si pongono nei confronti del figlio, del tipo di investimento che fanno su di lui e delle modalità di comunicazione all’interno della famiglia, ma anche di rendere meno acute le tensioni e le ansie in un momento di crisi che coinvolge l’intera famiglia.
Un’altra caratteristica peculiare di questo intervento è la possibilità di un momento valutativo del ragazzo in senso clinico, affidato ad un altro professionista, con successiva restituzione all’adolescente della relazione psicodiagnostica. Ciò permette di distinguere se il disagio rientra in una manifestazione legata ad un momento di crisi evolutiva o se dovuto a patologie già strutturate o in fase di strutturazione. Si può quindi valutare alla fine di una prima fase, che si compie in circa 10 incontri, se terminare o condividere un altro intervento che può essere psicoterapeutico, psicopedagogico, d’orientamento scolastico, di sostegno ai genitori…. Aiutando la famiglia a comprenderne il significato e gli scopi.
Nei primi colloqui si cerca di arrivare ad un impegno da parte del ragazzo alla conoscenza di sé, a cui viene motivato fin da subito, ponendo l’accento sulle potenzialità del giovane paziente verso l’autonomia e l’emancipazione. Il luogo ed il tempo della seduta diventano un momento privilegiato di riflessione e di investigazione.
L’ utilizzo di tecniche interpretative hanno lo scopo di “ collegare i rapporti dell’adolescente nel mondo esterno con il processo della sua crescita, con le sue difficoltà e incertezze in quanto interpretano il significato delle emozioni, degli affetti, delle pulsioni che il ragazzo sviluppa nei confronti dei personaggi che di volta in volta porta in seduta” (Aliprandi, Pelanda,Senise, 1990).
Questo modello trova il suo spazio d’elezione all’interno di un’equipe ben strutturata dove le diverse figure professionali possono collaborare per proporre un intervento unitario.
Operatore dello studio: Dott.ssa Gabiria Rubini, Psicologa e Psicoterapeuta specializzata in Analisi Transazionale